Luca Zacchi era una persona curiosa, molto intelligente, preparata in aree molto diverse tra loro, attenta all’ascolto delle idee altrui da cui, forse, traeva spunto per ulteriori approfondimenti.
Per chi scrive, era amico vero, sincero, fraterno.
Con lui ho condiviso un tratto della mia vita, quella coincisa con il mio ritorno nel mondo del Subbuteo, e a lui confidavo sogni, progetti e preoccupazioni e da lui traevo la forza e convinzione.
Era un amante del Subbuteo ma era tutto tranne che un agonista. Giocare a Subbuteo con Luca era rilassante e decisamente piacevole. Sperimentavamo materiali, chiacchieravamo e, posso dire, in quei momenti eravamo felici.
Alla memoria di Luca, martedì 9 maggio, a due anni esatti dalla sua dipartita, abbiamo dedicato un torneo decisamente particolare del circuito Amatori Subbuteo Roma.
I partecipanti, infatti, hanno giocato con alcune delle squadre provenienti dalla collezione “Luca Zacchi” donate al Centro Sportivo in Miniatura dalla moglie Antonella e dalla figlia Sara.
Particolare anche il format di questo evento il cui scopo era mettere a confronto tra loro tutti i presenti. Pertanto: partite da 10 minuti (tempo unico) e 11 turni di gioco utili a completare un girone unico di sola andata.
L’equilibrio nei risultati è stato il fattore dominante; tanti pareggi, vittorie di misura, classifica corta fino all’ultima giornata.
La vittoria va a Daniele Marchi che, solo in virtù di una migliore differenza reti, precede Domenico Cutrupia (autentica sorpresa della serata). Sul gradino più basso del podio sale Marco Scannavini (13 punti) seguito da Andrea Periccioli (11 punti).
Buona prestazione di Giuseppe De Blasi e Simone Di Tullio (10 punti) seguiti da Dario Flammini e Vincenzo Santarcangelo (9 punti).
Nelle retrovie hanno trovato posto Andrea Florita e Angelo Prettico con 7 punti.
Chiude la classifica Augusto Di Giorgi (5 punti).
Augusto non ha avuto la fortuna di conoscere Luca. Se ciò fosse accaduto avrebbe saputo che per Luca l’importante era giocare e che giocare con lui lo rendeva felice.
A noi, purtroppo, rimane il suo ricordo e le sue squadre per perpetuarne la memoria e lo spirito (ovviamente… amatoriale).
Grazie a tutti, stavolta più che mai, per la partecipazione.