Al momento ovviamente non ci è possibile iniziare, quindi, vediamo il lato positivo, possiamo lasciare aperte ancora le iscrizioni. Ma intanto, tu, che leggi…
Allenati!!!
Perchénon appena le disposizioni governative sulla pandemia ce ne daranno la possibilità, passeremo al Subbuteo giocato!!!
Entrambe, la nostra “formato Subbuteo” e quella vera che, lo dicono i numeri di visualizzazione dei nostri post, vi state appassionando a seguire.
Partiamo da quella vera. Del Third Round Proper (che vi ricordo è il turno in cui entrano in gioco le squadre dei primi due livelli del calcio anglo/gallese) restano da giocare due partite. Una, stasera, alle 21 ora italiana, tra Stockport County (quinto livello) e West Ham (primo livello). Gli Hammers sono in buona forma e l’eventualità di un giant-killing è presa poco in considerazione, ma, come si dice, mai dire mai. Un’altra non si sa quando, ma comunque andrà giocata prima del prossimo turno, previsto a partire dal 23 di gennaio, tra Southampton (Premier League) e Shrewsbury Town (League One, terzo livello).
L’estrazione però del quarto e del quinto turno verrà sarà ugualmente svolta stasera, prima della partita. Con questi bei numerini (tra parentesi il livello nella piramide calcistica)…
Fourth round draw numbers
1 Plymouth Argyle (3) 2 Southampton (1) or Shrewsbury Town (3) 3 Chorley (6) 4 Tottenham Hotspur (1) 5 Wolverhampton Wanderers (1) 6 Stockport County (5) or West Ham United (1) 7 AFC Bournemouth (2) 8 Manchester United (1) 9 Swansea City (2) 10 Everton (1) 11 Nottingham Forest (2) 12 Arsenal (1) 13 Barnsley (2) 14 Sheffield United (1) 15 Millwall (2) 16 Doncaster Rovers (3) 17 Leicester City (1) 18 Wycombe Wanderers (2) 19 Crawley Town (4) 20 Burnley (1) 21 Bristol City (2) 22 Fulham (1) 23 Liverpool (1) 24 Brentford (2) 25 Manchester City (1) 26 Luton Town (2) 27 Chelsea (1) 28 Sheffield Wednesday (2) 29 Norwich City (2) 30 Blackpool (3) 31 Brighton & Hove Albion (1) 32 Cheltenham Town (4)
Il Fourth Round (noi li chiameremmo sedicesimi di finale) è previsto, come vi scrivevo sopra, per il 23 gennaio e seguenti. Il Fifth Round (ottavi di finale; i numeri saranno sempre assegnati stasera) è programmato invece a partire dal 10 febbraio 2021. Ovviamente pandemia permettendo.
La “mina vagante” attualmente è il Chorley, unica squadra di sesto livello rimasta in gara. Poi ci sono due squadre di quarto livello, Crawley e Cheltenham Town (tutte con la “C”, la “C” ha portato bene quest’anno!). E poi, come scrivevo sopra, c’è l’incognita Stockport.
Passiamo alla nostra, quella formato Subbuteo! Le iscrizioni si vanno chiudendo ed i numeri parlano di un grandissimo entusiasmo. Non vi posso dare cifre, ma diciamo che, per il sorteggio, non ci basteranno i numeri di legno della tombola!
Andrea, lo conoscete, vorrebbe le palline nere come quelle che usano a Londra! Non credo ci riuscirà, ci riusciremo, ma, tenace com’è quando si mette in testa qualcosa, vedrete che in qualche modo ci sorprenderà!
Incrociamo le dita tutti assieme, che non ci sorprendano altre incognite che voi ben conoscete… Saremo bianchi, gialli ambra, giallo cadmio, giallo limone??? Guai ad essere reds o tangerine!!! Ai posteri…
Incredibile F.A. Cup! Ogni giorno ce n’è una. Oggi tutti ad aspettare (inizio alle 18 ore italiane) il Marine che sfida il Tottenham, ma il pomeriggio ha riservato già una sorpresa. Il Crawley Town F.C., i Red Devils del West Sussex, League Two, quindi Quarta Divisione, hanno rifilato tre gol (a zero!) al Leeds United, ai Peacocks (Pavoni per l’appunto) del Leeds United (metà classifica in Premier League!) che probabilmente hanno preso la partita sottogamba.
Eh già, perchè stavolta il COVID non aveva fatto troppi danni da nessuna delle due parti.
Il Crawley, ref. 41 se volete giocarci a Subbuteo, come il Liverpool, non è nuovo a questi exploit in Coppa. Nell’edizione 2010/2011, quando giocava nella National League, il quinto livello, arrivò addirittura al Fifth Round Proper, gli Ottavi di Finale, dove cedette ai Red Devils, ma quelli più famosi, quelli di Manchester, sponda United, perdendo di misura per 1-0 e con il rammarico di una traversa colpita nel finale…
Ora stiamo a vedere. Alle 18 c’è Marine (8 livello) contro Tottenham (1 livello) ed alle 20:45 si affrontano Newport County (4 livello) e Brighton (ancora 1 livello, Premier League).
Tutti ad aspettare, domani, la partita tra il Marine e gli Spurs, ma già oggi c’è stato un caso di piccola “ammazza-grandi”, un giant killing!
La grande sono i Rams, gli Arieti, il Derby County. In termini di trofei, due volte Campione d’Inghilterra, una volta vincitore della F.A. Cup, una Charity Shield all’attivo, per due volte in Coppa dei Campioni ed una in Coppa UEFA. Oggi in Championship, secondo livello del calcio inglese. Chorley batte Derby County per 2-0, il più classico dei punteggi.
La piccola il Chorley F.C., sesto livello (quattro di differenza quindi, vi ricordo che perchè una partita rientri nella statistica del giant killing devono essercene almeno tre), uno stadio che tiene a malapena quattromila spettatori, nessun trofeo nè a livello nazionale, nè a livello internazionale, ovviamente.
Una squadra antica comunque, ottocentesca, nata, come tante, come sezione football di un team assai più dedito all’altro gioco con la palla, al rugby.
Entrambe le squadre, subbuteisticamente parlando hanno il bianco ed il nero come colori sociali. Maglia bianca e calzoncini neri i Rams (ref. 10 o ref. 156), maglia a strisce verticali bianche e nere il Chorley (ref. 8 o 34).
CHORLEY F.C. 1907/1908 – By Unknown author – Image was given to me to upload by John Newman, the Press Officer at Chorley Football Club., Public Domain, https://commons.wikimedia.org/w/index.php?curid=16744617
Il Chorley comunque è… recidivo, tre volte colpevole. Nel First Round e nel Second Round Proper aveva già eliminato Wigan e Peterborugh che sono squadre di League One (terzo livello, tre livelli di differenze).
Promette bene insomma, vedremo chi gli capiterà al sorteggio del prossimo turno. Per il Chorley esserci arrivati è già comunque un grande successo!
I Rams hanno le loro attenuanti comunque, la squadra decimata dal COVID che in Inghilterra colpisce pesantemente, molto più nelle grandi città che nei piccoli centri. Costretti a schierare una specie di under 23…
Potremmo avere molte altre sorprese quest’anno…
Nell’immagine c’è la scritta First Round perchè la stessa è riferita al primo turno in cui era impegnato il Derby County. Ma si tratta del Third Round Proper.
Tutti voi che leggete sicuramente sapete che di norma è uno dei membri della famiglia reale inglese, se può il re o la regina stessi, che consegna il trofeo alla squadra che vince la finale classicamente disputata a Wembley.
Sapete anche tutti che l’attuale regina, Elisabetta II, lo è dalla morte del padre, Giorgio VI, avvenuta il 6 febbraio 1952. Ma probabilmente non tutti sapete che passò un bel po’ di tempo tra la successione (immediata) e l’effettiva incoronazione, che avvenne nell’abbazia di Westminster il 2 giugno 1953.
Avrete tutti intuito invece, ne sono sicuro, osservando il kit Subbuteo VIP PRESENTATION CUP (C135) che questo (in produzione fra il 1973/1974 ed il 1981) fu “modellato” sulla famiglia reale del periodo.
La Regina con la Coppa in mano era Elisabetta II (nel suo ventesimo anno di regno, il 1973), la signora più attempata la Queen Mother, la Regina Madre, sempre di nome Elisabetta (morta nel 2002 a 101 anni e mezzo!), l’uomo di blu elegantemente vestito Filippo di Edimburgo, marito di Elisabetta.
Tutti estremamente longevi. A Dio piacendo Elisabetta II compirà 95 anni ad aprile 2021 e Filippo 100 nel mese di giugno! Gli altri due personaggi del set non sono identificabili con certezza, ci sono ipotesi infinite a riguardo.
Ma torniamo ad Elisabetta ed alla sua incoronazione. Permettetemi però di mostrarvi due foto della Regina, una del 1953 (Elisabetta aveva 27 anni) ed una di oggi. L’età trascorsa è ovvio che si veda, ma il sorriso e l’ottimismo di una delle monarche più longeve della storia è rimasto lo stesso.
Fu incoronata a Westminster nel 1953, per l’esattezza il giorno 2 di giugno.
Un mese prima, esattamente un mese prima, il 2 maggio 1953, era toccato a lei assistere, per la prima volta da Regina, alla finale della F.A. Cup. Una finale molto particolare, passata alla storia come “la finale di Matthews”!
Matthews era Sir Stanley Matthews (fu proprio Elisabetta a farlo Sir, parecchi anni dopo), soprannominato “il Mago del Dribbling”, grandissimo centrocampista che divise la sua carriera tra due squadre.
La prima e l’ultimissima parte (19 anni, 15+4) con lo Stoke City, i Potters (ref. 4 del catalogo Subbuteo), la seconda (14 anni) con il Blackpool, i Tangerines (ref. 13 del catalogo Subbuteo, anche se in verità i calzettoni del Blackpool erano neri con il bordo arancio).
Per ben tre volte Matthews con il Blackpool arrivò alla finale di F.A. Cup.
Nel 1948 i Tangerines vennero sconfitti per 4 reti a 2 dal Manchester United. Nel 1951 tocca ai Magpies, al Newcastle, sconfiggere di nuovo il Blackpool e Matthews con il più classico dei punteggi: 2-0.
Figuratevi lo stato d’animo dei tifosi, di Matthews e di tutto il Blackpool quando, in semifinale (dopo che ai Quarti avevano eliminato l’Arsenal, a casa loro, per 2-1), nel 1953, sconfissero gli Spurs, il Tottenham, per 2-1 (si giocava a Birmingham, al Villa Park) e si ritrovarono per la terza volta in pochi anni nella finale del trofeo più ambito d’Inghilterra. Come dice il proverbio? Non c’è due…. non volevano nemmeno sentirlo!!!
Ma c’era una speranza di novità, c’era la nuova, giovanissima e bellissima Regina, che a breve sarebbe stata incoronata…
In finale il Blackpool avrebbe trovato il Bolton Wanderers (ref. 18 del catalogo), una delle squadre dell’area della “Grande Manchester”.
C’erano centomila persone al Wembley Stadium, il 2 maggio del 1953. Gli arancioni erano nervosi e finirono immediatamente in svantaggio, dopo appena due minuti di gioco. Pareggiarono con il loro goleador, Mortensen, al 35mo, ma, nemmeno il tempo di gioire e i Trotters tornavano in vantaggio, cinque minuti dopo.
Non sappiamo cosa disse loro Joe Smith negli spogliatoi, ma la squadra sembrava essersi rinvigorita e Matthews era ispirato come non mai. Però arrivò il 3-1 per il Bolton. Gli Orange non mollarono e al 68mo accorciarono di nuovo le distanze, ancora con Mortensen.
C’era da soffrire e soffrirono. Matthews inanellava un dribbling, un girello dopo l’altro, ed all’89mo è ancora Mortensen che va in gol.
Nemmeno il tempi di rifiatare e al 92mo, in pieno recupero, tocca a Perry! 4-3 e finalmente la Coppa arrivava in riva al mare, a casa dei Seasiders! E toccò alla nuova, giovanissima ed emozionatissima Regina consegnare loro, prima la Coppa, poi le medaglie!
La finale venne chiamata “la finale di Matthews” anche se lui si schernì sempre di questo, diceva che avevano vinto tutti assieme e che semmai avrebbero dovuto chiamarla “la finale di Mortensen”, vista la tripletta segnata da questo (che credo rimanga ad oggi l’unica tripletta segnata da un giocatore nella finale della F.A. Cup).
La consegna della Coppa al capitano
La giovanissima Elisabetta II consegna la medaglia a Stanley Matthews
Una delle espressioni che più comunemente si lega o viene accostata alla F.A. Cup è quella del cosiddetto “Giant Killing”, ovvero “l’uccisione del gigante”.
Non è ovviamente una espressione solo calcistica, si applica a tutti gli sport, ed è quanto avviene quando la squadra sulla carta più sfavorita a sorpresa sconfigge ed elimina a sorpresa una squadra molto ma molto più forte di lei.
Quello che succede quando noi vediamo un accoppiamento in un torneo e ci viene da dire che “non c’è partita”, X è troppo più forte di Y e invece ci ritroviamo proprio Y che va avanti! Può capitare anche nei nostri tornei di Subbuteo e di Calcio da Tavolo.
Quello che rende memorabile la cosa è proprio il fatto che non è una cosa di tutti i giorni, le coppe o i tornei. E’ una sorprendente e bella eccezione e, a meno che non siamo tifosi proprio della “grande” eliminata, ci fa gioire come gioì il popolo di Israele quando il piccolo pastorello Davide, con una fionda ed un sasso sconfisse a sorpresa il gigante Golia, grande ed armato di tutto punto. Il primo “Giant Killing” della storia dell’uomo. Non a caso ricordato da più di cinquemila anni!
Perchè il “Giant Killing” calcisticamente, in Inghilterra, è così legato proprio alla F.A. Cup? Ovviamente per la sua struttura, per cui può capitare che, a sorpresa, arrivi al Third Round Proper (quando, vi ricordo, entrano in gioco le squadre di Prima e Seconda Divisione) un team che proprio non si sarebbe aspettato nessuno.
Quest’anno, per esempio, a tutti e sei i turni di qualificazione, è sopravvissuta la squadra del Marine, che gioca addirittura nella Northerh Premier League, Division One North West, ovvero all’ottavo livello della piramide del calcio inglese. E che, al Third Round Proper, il 10 gennaio 2021 (manca pochissimo ormai) è stata sorteggiata per affrontare addirittura il Tottenham Hotspurs, squadra che si trova ai vertici della Premier League (7 livelli di differenza!).
Visto l’ottimo stato di forma degli Spurs, sembra una partita segnata… sembra, però, è proprio qui il fascino della F.A. Cup! Il Giant Killing è sempre dietro l’angolo, arriva quando meno te lo aspetti.
Del resto al First Round Proper il Marine ha eliminato ai rigori il Colchester (4 livelli di differenza) ed al Second Round Proper l’Havant & Waterlloville (3 livelli di differenza).
L’esultanza dei giocatori del Marine dopo aver passato il Second Round Proper
La tematica appassiona talmente tanto i tifosi e gli appassionati del calcio inglese che esiste addirittura un sito dedicato: The Giant Killers!
Il sito presenta una classifica, continuamente votata ed aggiornata (confesso che non so come) dagli utenti che gestiscono una classifica degli eventi di questo tipo più importanti e clamorosi nella storia della Coppa.
Una avvertenza: si definisce uno di questi eventi come giant killing quando ci sono almeno tre livelli di differenza nella piramide calcistica tra la squadra che vince e quella che perde a sorpresa.
E’ molto divertente sfogliarlo e vi invito a farlo, scoprirete, come ho fatto io, tante belle storie di calcio britannico.
Mi limito a segnalarvi qui quelli che al momento la classifica mette ai primi tre posti.
Al primo posto c’è una partita proprio del Third Round Proper (come quella che vedrà di fronte Marine e Spurs) dell’anno 1988/1989. Si affrontavano il Sutton United (che in quel momento era al tredicesimo posto del Campionato di Conference, quinto livello della piramide) ed il Coventry City, quinto in Division One (l’odierna Premier League). Ben 101 posti di differenza nella classifica delle squadre inglesi di quel momento!
A sorpresa vinse il Sutton per 2 reti ad 1. Andò in vantaggio sul finire del primo tempo, venne raggiunto all’inizio della ripresa dal Coventry, ma subito dopo, sette minuti per l’esattezza, si riportò in vantaggio, e poi si difese strenuamente fino a fine partita.
Erano talmente felici, quelli del Sutton, per l’impresa, che al turno successivo di nuovo furono accoppiati ad una squadra del massimo campionato, il Norwich. Persero per 8-0!!! Evidentemente appagati dall’impresa compiuta al turno precedente.
Volete rigiocarvela a Subbuteo? Il Sutton indossava un completo giallo (potete usare una ref. 168), il Coventry un completo celeste (andranno bene sia una ref. 43 che una ref. 191).
Ref. 168 HW – foto ripresa dal sito CelticDream.it
Al secondo posto di questa insolita classifica c’è invece una partita della F.A. Cup edizione 1963/1964. Le categorie di differenza stavolta erano tre, ossia il “minimo sindacale” per parlare di Giant Killing.
Le squadre erano l’Oxford United. che in quel momento era undicesimo in Division Four (quarto livello) ed il Blackburn Rovers, all’epoca secondo nel massimo campionato. 77 posti di differenza tra le due squadre. Ma il turno era addirittura il Fifth Round Proper, oggi diremmo gli ottavi di finale. E l’Oxford, data sfavorito in qualsiasi pronostico, si affermò addirittura con due gol di scarto e vinse per 3-1. Era il 15 febbraio 1964.
L’Oxford andò ai Quarti di finale ad affrontare un altra squadra di categoria superiore, il Preston North End; gli toccò di nuovo la fortuna di giocare in casa propria e perse, si, ma solo di misura. Il Preston sarebbe poi arrivato in finale quell’anno, perdendo (fu una finale contestata…) con i londinesi del West Ham.
Per rigiocarvela a Subbuteo HW stavolta vi servono una ref. 6 per rendere l’Oxford ed una ref. 31 per il Blackburn Rovers.
Terzo posto della “Hit Parade” dei Giant Killing occupato dall’impresa del Colchester United, che, sempre al Quinto Turno andò ad eliminare quella che in quel momento era la squadra più in forma d’Europa, un vero gigante del calcio inglese fine anni Sessanta, inizio anni Settanta, il mitico Leeds United di Don Revie!
Il Colchester United era al settimo posto della Division Four mentre il Leeds era capolista in Division One! 74 posti di differenza tra le due squadre.
Ma il 13 febbraio 1971 vennero azzerati ed il Colchester si affermò, tra la sorpresa di tutti, ed il pianto degli allibratori!, per 3-2. E tenete presente che al 55mo minuto si era sul 3-0 per il Colchester, sorpresa nella sorpresa.
Per farvi render conto dell’eco che ebbe quella partita, vi riporto il palmarès di quel Leeds…
1966 First Division Runners Up 1967 First Division Fourth Place 1967 Inter Cities Fairs Cup Runners Up 1968 First Division Fourth Place 1968 League Cup Winners 1968 Inter Cities Fairs Cup Runners Up 1969 League Champions 1970 First Division Runners Up 1970 F A Cup Runners Up
Mica male no? Anche in questo casò però, l’impresa compiuta appagò i vincitori a sorpresa , che al turno successivo finirono “asfaltati” dall’Everton per 5-0.
Per rigiocarsela a Subbuteo, il Leeds, mando a dirlo, era la ref. 21 del catalogo Subbuteo. Il Colchester in quell’occasione giocava con un kit stile Chelsea (ref. 42).
La F.A. Cup (Football Association Challenge Cup) è…il torneo calcistico più vecchio del mondo! Vero, la sua prima edizione risale al 1871/1872. La vinsero i londinesi dei Wanderers, che vinsero cinque delle prime otto edizioni battendo in finale una volta il Royal Engineers e per due volte ciascuna l’Old Etonians e l’Oxford University.
Wanderers 1871/1872 – dalla collezione di Luca Zacchi – dipinti da Fabrizio aka Memorabilia
Oxford University AFC’s FA Cup winning team of 1873-74 edition of the FA Cup. Standing: Walpole Vidal, Frederick Green, Charles Mackarness, Arthur Johnson, Robert Benson, Francis Birley, Charles Nepean; Seated: Cuthbert Ottaway, Frederick Patton, Frederick Maddison, William Rawson
La F.A. Cup non è…la Coppa di Inghilterra, anche se molti tifosi italiani e non solo la chiamano così (sbagliando). Non lo è perché vi partecipano anche squadre gallesi (così come diverse squadre gallesi partecipano al campionato inglese, tipo lo Swansea o il Cardiff…) e fino al 1887 era ammessa anche la partecipazione di squadre scozzesi (il Queen’s Park fu finalista per due anni di seguito, nel 1883/1884 e nel 1884/1885; in entrambe le occasioni venne sconfitto dai Blackburn Rovers).
L’unica squadra non inglese a vincere il trofeo però è stata la squadra gallese del Cardiff City nel lontanissimo 1927.
Queen’s Park di Glasgow – Subbuteo Ref. 24 – dalla collezione di Luca Zacchi
La F.A. Cup è…un torneo molto lungo. Verissimo. I turni cosiddetti “di qualificazione” attualmente iniziano nel mese di agosto e sono ben sei turni di gioco. 2 sono detti “preliminari” e 4 “di qualificazione” (quest’anno si sono conclusi all’inizio di novembre).
Così abbiamo:
Extra Preliminary Round
Preliminary Round
First Round Qualifying
Second Round Qualifying
Third Round Qualifying
Fourty Round Qualifying
Finita la fase di qualificazione, si passa alla F.A. Cup “vera e propria” e così si parla da ora in poi di cinque turni “propri”:
First Round Proper
Second Round Proper
Third Round Proper (corrisponde ai nostri 32mi di finale)
Fourth Round Proper (corrisponde ai nostri 16mi di finale)
Fifth Round Proper (corrisponde ai nostri Ottavi di finale)
Infine ci sono i turni di finale:
Quarter-Finals
Semi-Finals
Final
La F.A. Cup non è…uguale per tutti! La sua leggenda vuole così, ma era così ai suoi inizi quando le squadre erano molte di meno ed il sorteggio era davvero integrale, ed al primo turno ti poteva capitare di tutto. Ora come funziona invece?
Dal Fourty Round Qualifying, ovvero dall’ultimo turno di qualificazione, escono fuori 32 squadre che giocano nei campionati che, secondo la piramide calcistica inglese, vanno dal decimo al quinto livello.
Al First Round Proper si aggiungono le squadre del terzo e quarto livello della piramide (attualmente denominati League Two e League One; quando era ragazzo chi scrive si chiamavano più semplicemente Division Four e Division Three), ovvero, oggi, 48 squadre.
Per un totale di 80. Per cui dal First Round Proper vanno avanti in 40 e dal Second Round Proper ne rimangono 20.
Al Third Round Proper, che si gioca all’inizio di gennaio (manca pochissimo quest’anno!) alle 20 sopravvissute si uniscono le 24 squadre del secondo livello (ora Championship, prima Division Two) e le 20 squadre del primo (ora Premier League, prima Division One). Si tratta quindi di 64 squadre che come di consueto si riducono a 32, 16, 8, 4, 2. Fino a decretare la squadra vincitrice.
La F.A. Cup è… il torneo dei Replay! E’ ancora vero ma solo in parte e molto, molto meno di prima. Il Replay cos’è? E’ il sistema per cui se la partita tra due squadre finisce in parità, non si fanno nè supplementari nè rigori ma semplicemente si rigioca la partita, però a campo invertito.
Una volta i replay erano davvero moltissimi, ci sono casi di partite giocate anche cinque o sei volte prima di decretare il vincitore della sfida. Ora più si va avanti nel torneo, più sono stati inseriti supplementari e calci di rigore. Il motivo è facile da capire, visto l’affollarsi dei calendari calcistici di appuntamenti di ogni tipo, specie per le squadre dei primi livelli della piramide.
La F.A. Cup non è…il trofeo calcistico più antico del mondo. Questo primato è del trofeo denominato Scottish Cup. L’attuale trofeo (la squadra che vince lo tiene per un anno poi lo rimette in palio) è il quarto della storia (ed è una replica esatta del terzo). Il primo venne rubato, il secondo (replica del primo) ritirato e venduto all’asta.
PASSIAMO ALLE CURIOSITA’!
L’Arsenal è la squadra che ha vinto più F.A. Cup (14 volte) e che ha disputato più finali (la bellezza di 21). E’ seguita in entrambe le classifiche dal Manchester United che ha giocato 20 finali vincendone 12.
Il Manchester City (11 finali giocate di cui 6 vinte) è l’unica squadra che è riuscita a realizzare il cosidetto treble, ossia la vittoria nello stesso anno di campionato, F.A. Cup e League Cup (nel 2018/2019).
Arsenal e Manchester United sono i primatisti dei double (campionato più F.A. Cup), realizzati per ben tre volte ciascuno. Una volta soltanto l’impresa è riuscita a Preston North End (1888/1889), Aston Villa (1896/1897), Tottenham Hotspurs (1960/1961), Liverpool (1985/1986), Chelsea (2009/2010) ed ovviamente al Manchester City (2018/2019).
Il Liverpool ha tante finali vinte quante perse (7 e 7)!
Tra le squadre che hanno giocato almeno 4 finali, i Wanderers hanno vinto cinque volte su cinque, mentre il Leicester ha perso quattro volte su quattro!
Gli allenatori che hanno vinto più F.A. Cup sono Arsène Wenger (Arsenal) che ne ha vinte 7 e George Ramsay (Aston Villa) che ne ha vinte 6 (delle 7 vinte complessivamente dai Villains!).
Il giocatore che ha vinto più F.A. Cup è Ashley Cole che ne ha vinte 7 (3 con l’Arsenal e 4 con il Chelsea).
Il 26 dicembre 1860, ossia la bellezza di centosessant’anni fa, veniva giocata la prima partita ufficiale tra club del mondo. Protagonisti lo Sheffield F.C., il club più antico del mondo, fondato il 24 ottobre 1857 (tuttora in attività anche se nelle categorie minori del calcio inglese) e l’Hallam F.C. (anche loro ancora giocano), fondato il 4 settembre 1860 e che detiene quello che è considerato il più antico impianto calcistico al mondo, il Sandygate Road, dove si giocò quello storico match e dove ancora si gioca.
Una premessa doverosa, visto l’amore e la passione per il Subbuteo che contraddistinguono i lettori di questo blog ed i frequentatori del Centro Sportivo in Miniatura. Se volete rigiocarvela sul panno potete usare una ref. 27 o un Torino per rendere lo Sheffield F.C., il cui storico colore è il granata (sono soprannominati The Maroons) mentre i Countrymen, questo il soprannome dell’Hallam, potete renderli con una ref. 2 o una ref. 42, un Chelsea, che difficilmente mancherà nella vostra collezione, oppure con una ref. 11, un QPR. (i colori erano ovviamente il bianco e blu, la squadra di oggi si è “schiarita” parecchio”).
Badate però che lo Sheffield, così si racconta, quel giorno giocò in dieci, perché non riusci a trovare l’undicesimo! Vedete voi se togliere una miniatura ai vostri personali granata per rendere il tutto più realistico!
Una foto dello Sheffield F.C. del 1876, ripresa dal “Sun“
Un Hallam F.C. versione ref. 11
Nel caso vi chiedeste come fu possibile che una squadra giocasse in dieci ed una in undici, beh, fu perché le “Regole di Sheffield”, secondo le quali si giocò la partita, lo consentivano. Non c’era ancora un regolamento condiviso da tutti.
Lo Sheffield F.C. ed i suoi dirigenti furono tra i più grandi sostenitori affinchè questo accadesse e si deve anche alla loro insistenza sulla correttezza del gioco se alla fine il fotball ed il rugby divennero entità separate. Solo con i piedi nel football si poteva giocare la palla, con le mani e con i piedi nel rugby. Nel football si affermarono regole più severe circa il cosiddetto “hacking”, ovvero i modi leciti per fermare l’azione di un giocatore avversario. Per capirci, nel calcio il placcaggio non è ammesso!
Ma torniamo a quell’epica prima partita, giocata nel Boxing Day di quell’anno; nonostante l’inferiorità numerica, i Maroons vinsero per 2-0 sui Countrymans!
Una precisazione necessaria: contrariamente a quanto credono in tanti il Boxing Day non è una invenzione del mondo del calcio. Era una usanza britannica di fare dei regali ai propri dipendenti o ai meno abbienti. Dipendenti, lavoratori che spesso quel giorno si riposavano e davano vita a mitiche sfide, anche a football, del tipo “scapoli contro ammogliati”, o fabbrica contro fabbrica e simili.
Per avere il primo Boxing Day calcistico ufficiale bisognerà attendere fino al 26 dicembre 1888, quando si svolse il primo campionato a marchio “Football League”. Quel giorno si affrontarono l’allora fortissimo Preston North End (erano chiamati “Gli Invincibili”!) ed i malcapitati Baggies, il WBA, che persero con un 5-0 che non lasciava spazi a recriminazioni di sorta.
Prima però era nata la F.A. Cup, per la precisione nel 1871. E fu proprio lo Sheffield la prima squadra del Nord e la prima squadra non londinese che vi prese parte, per la precisione all’edizione 1873/1874, venendo eliminata ai Quarti di finale dal londinesi del Clapham Rovers.
Ancora ai quarti si fermò la loro avventura in F.A. Cup nel 1876 e nel 1878 ed entrambe le volte per mano dei coloratissimi (maglia cerchiata nero/arancio/rosa) e fortissimi (5 Coppe vinte tra il 1872 ed il 1878) Wanderers, squadra delle scuole londinesi del quartiere di Battersea, poi vincitori del trofeo.
Chiudo con una curiosità. Il 26 dicembre 2010 venne giocato, sempre al Sandygate Road, il replay di quella bellissima prima sfida. Stavolta lo Sheffield giocava in undici. Ma vinse lo stesso! Per 2-1, per la gioia dei propri tifosi.